Attualità
Dalla Sicilia a Gaza la Carovana della Pace porta aiuti
La Ong CISS torna in Palestina. Ma gli aiuti restano bloccati al valico di Rafah
C’è un pezzo di Sicilia al confine con Gaza per provare a salvare il popolo palestinese dallo sterminio. Per Sergio Cipolla, presidente del CISS, la Carovana della Pace “E’ stata la replica di un’iniziativa già fatta l’anno scorso. La finalità della carovana è semplice: esigere l’apertura del posto frontiera con l’Egitto per consentire l’accesso degli aiuti umanitari”.
Da oltre trenta CISS, la ong nata a Palermo e con antenne in tutte le aree di crisi del mondo, si occupa di progetti solidali in Palestina. Ora, con la pressione violentissima dell’esercito israeliano, anche contro una popolazione inerme, portare aiuti è diventato quasi una missione impossibile. Gli aiuti ci sono ma l’esercito israeliano non li fa entrare. L’ennesima crudeltà è l’utilizzo della carestia come arma di una guerra che mette nel mirino anche la popolazione civile. Al confine con l’Egitto, i magazzini sono stracolmi di aiuti. Ma distribuirli ai palestinesi è complicatissimo. Anche per questo c’è chi parla di genocidio ai danni della popolazione di Gaza.
“I bambini di Gaza stanno morendo di fame, la situazione alimentare è terribile. Manca anche l’acqua e non vengono neanche fatti entrare quei prodotti che servono alla potabilizzazione. Tutto questo avviene mentre i magazzini, dalla parte di Rafah sono stracolmi di aiuti. Anche noi abbiamo tre tir carichi di merci che non vengono fatti entrare”.