Attualità
Dissalatore fermo ma la Regione ha pagato 105 mln di euro
Gli impianti del processo di dissalazione, nel sito locale, sono dismessi ormai da tempo
Mentre il governo regionale del presidente Schifani fa pressioni affinché possa ripartire l’impianto di dissalazione, entro le prossime settimane, proprio gli uffici palermitani del dipartimento acqua e rifiuti hanno rilasciato il provvedimento che completa la lunga trafila dei pagamenti dovuti alla Raffineria, che ha a propria volta ceduto i crediti alla società Sace Fct, fin dal 2020.
L’ultima rata (la decima) versata dalla Regione ammonta esattamente a 10.536.000,00 euro e riguarda i sistemi del dissalatore locale fermi da anni. Si tratta della quota che annualmente è stata liquidata per adempiere all’atto di “transazione e rinuncia” stipulato dieci anni fa tra la Regione e Raffineria. In totale, per coprire crediti pregressi della gestione affidata a Raffineria e costi delle utilities, gli uffici palermitani hanno pagato 105.360.000,00 euro, in dieci anni.
Gli impianti del processo di dissalazione, nel sito locale, sono dismessi ormai da tempo. La prima convenzione per la gestione affidata a Raffineria risale a quarantadue anni fa, era infatti il 1983. Progressivamente, sono stati dismessi tutti i moduli, compreso il quinto modulo bis che era portato avanti dall’allora società “Di Vincenzo srl”.