Politica

Dopo 10 anni tornano le Province, primo ok Ars

La legge viene emendata dalla I Commissione Affari Istituzionali

di Chiara Scucces -

Dopo dieci anni dall’abolizione delle Province trasformate in Liberi consorzi e commissariate da un decennio, la Sicilia compie il primo passo per la reintroduzione degli Enti o meglio dell’elezione diretta degli organismi. Stamani la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea siciliana ha esitato il disegno di legge “mettendo così fine ad una esperienza fallimentare come quella voluta dal governo Crocetta quando si decise di abolire l’ente intermedio provinciale”, dice il presidente della commissione Ignazio Abbate. Adesso il testo dovrà passare al vaglio dell’Aula, alla ripresa dopo la pausa estiva. Sarà dirimente, per il proseguimento dell’iter parlamentare, l’esito del confronto già avviato dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani con il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli. Nei giorni scorsi il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno aveva chiarito che in Sicilia non si sarebbe fatta alcuna fuga in avanti prima della riforma della legge Delrio e che ogni iniziativa sarebbe stata concordata con la Conferenza dei Consigli regionali e col governo Meloni per evitare, tra l’altro, di inciampare su un’eventuale impugnativa. Intanto il ddl sul voto diretto ha compiuto il primo step, dopo che il testo è rimasto fermo in commissione per alcune settimane proprio per la necessità di capire in che modo andare avanti.

Ci sarà il passaggio in commissione Bilancio, poi il testo sarà pronto per l’aula. In base alla norma approvata in I commissione si dovrebbe andare al voto nella sessione ordinaria primaverile, dal 15 aprile al 30 giugno. Il presidente della commissione Ignazio Abbate aggiunge: “Con il ritorno delle Province torneranno servizi fondamentali quali la manutenzione delle strade o la cura dell’edilizia scolastica, per fare due esempi. I cittadini, probabilmente già la prossima primavera, riacquisiranno un diritto fondamentale come quello di scegliersi i propri rappresentanti istituzionali e avere un punto di riferimento essenziale”. Il presidente della Regione Renato Schifani esprime compiacimento per l’approvazione del ddl: “Sono certo che alla ripresa dei lavori, anche l’Aula, nel rispetto delle regole parlamentari e della dialettica politica, approverà la riforma attesa da anni”.