Cronaca

Frode all’UE per oltre 350mila euro scoperta dalla GdF

I finanzieri del comando provinciale di Messina, a conclusione di una complessa indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Patti, hanno denunciato due soggetti ritenuti responsabili dell'indebita percezione di contributi comunitari per oltre 350 mila euro

di Sergio Randazzo -

Avrebbero percepito alterando la documentazione necessaria contributi comunitari per oltre 350 mila nel settore dell’agricoltura. E’ l’accusa a due soggetti messinesi che dovranno rispondere dell’indebita percezione dei fondi dell’Unione Europea. L’operazione è della guardia di finanza di Messina che ha eseguito un decreto di sequestro preventivo del valore di 170 mila euro. I pagamenti della Politica agricola comune, interamente finanziati dall’Ue, sono delle forme di sostegno a tutela del reddito degli agricoltori, in modo da innalzare il tenore di vita della popolazione agricola, incrementare le produzioni e favorire il processo di adeguamento delle strutture agrarie. Per accedere a questi benefici, l’imprenditore agricolo deve dimostrare il regolare possesso di un’adeguata superficie coltivabile o destinata al pascolo. In questo caso specifico, il titolare dell’azienda aveva indicato all’Ente pagatore – Agea – il possesso di particelle catastali di terreni agricoli inizialmente ceduti dall’Ismea ad un suo parente, con contratto di riservato dominio. Tali poderi, in seguito, simulando un contratto di comodato, erano stati inseriti, illegittimamente, nella domanda unica di pagamento dall’imprenditore. Il rappresentante legale pro tempore della società agricola, in concorso all’altra persona, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria avendo raccolto elementi indiziari configuranti responsabilità in ordine al reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.