Cronaca

Funerali pubblici vietati, aggrediscono poliziotti

Otto persone denunciate

di Redazione Video Regione -

I funerali pubblici erano stati vietati, ma oltre cento persone si sarebbero radunate lo stesso dietro la salma di Fabio Gloria, condannato a 12 per associazione mafiosa e trovato impiccato nella sua cella, lo scorso 28 gennaio, nel carcere di Terni.

Il divieto violato

La questura aveva notificato ai familiari, ai servizi cimiteriali del Comune e al parroco della parrocchia di Sant’Ambrogio, il divieto di svolgimento del corteo funebre in forma solenne.

La mattina dell’8 febbraio

E, invece, la mattina dell’8 febbraio, intorno alle ore 7.45, nel rione Tommaso Natale, a Palermo, i poliziotti, recatisi nel luogo in cui la salma doveva essere custodita in attesa della tumulazione, si sono trovati di fonte a un’alta scena: attraverso un carrello elevatore, il feretro di Gloria era stato portato in strada. Gli agenti, intervenuti per far rispettare il divieto, sono stati aggrediti.

Corteo funebre e musica

Secondo i fatti riportati da Agi, a circa 700-800 metri dall’abitazione, un centinaio di persone, con accompagnamento musicale, erano dietro i congiunti che portavano a spalla la bara per le vie del quartiere di nascita. È stato immediatamente intimato dalla polizia di interrompere il corteo non autorizzato e di rispettare il percorso per il cimitero stabilito nelle prescrizioni del decreto del questore.

Aggressioni fisiche e verbali

I partecipanti hanno reagito con insulti e minacce. Gli operatori della Polizia Scientifica, impegnati a registrare tutto al fine di acquisire documentazione videofotografica di quanto accaduto, sono stati aggrediti dai partecipanti e hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche per le contusioni.

Scattano le denunce

Otto persone sono state denunciate per violazione di provvedimenti dell’autorità, violenza e lesioni a pubblico ufficiale e minacce aggravate. Adottati dal questore anche due sorveglianze speciali e sei avvisi orali. Foto web


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