Attualità
Furto sacrilego, scattata la scomunica
Un appello del Vescovo di Ragusa, Mons. Giuseppe La Placa, all'autore o autori del furto sacrilego avvenuto nei giorni scorsi nella chiesa San Luigi Gonzaga a Ragusa. Nutro la speranza di potervi incontrare e raccogliere il vostro pentimento e la richiesta di perdono, ha detto Mons. La Placa che ha ricordato come sugli autori di questo gesto è scattata automaticamente l’inevitabile scomunica
Qualche giorno fa la notizia di un furto sacrilego nella chiesa di San Luigi Gonzaga a Ragusa, nel quartiere Pianetti. Rubata l’ostia consacrata, dopo aver forzato la porta posteriore della chiesa e il tabernacolo.«Nel mio cuore nutro la speranza di poter incontrare chi si è macchiato di questo grave peccato, di poterli ascoltare e raccoglierne il pentimento e la richiesta di perdono»: con queste parole il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, si è rivolto all’autore o agli autori del furto sacrilego. Il vescovo, durante l’omelia della solennità del Corpo e del Sangue del Signore, ha espresso «profondo dolore per la gravità del gesto che è stato compiuto» e ricordato come sugli autori di questo gesto è scattata «automaticamente l’inevitabile scomunica, secondo il Codice di Diritto Canonico» anche perché «profanare le ostie consacrate per farne chissà che cosa – non lo vogliamo neppure saperlo – è uno dei peccati più grandi, è una ferita al cuore di tutta la Chiesa e dei suoi fedeli». Monsignor La Placa, tuttavia, si dice pronto, dopo aver incontrato gli autori del furto sacrilego ed accolto la loro richiesta di perdono, a chiedere «alla Sede Apostolica di reintegrarli nella comunione ecclesiale».