Caltanissetta

Gela, in consiglio lo statuto unione dei comuni

La Regione ha già chiesto di accelerare per costituire l'Unione dei Comuni, necessaria per il nuovo ciclo dei finanziamenti

di finmedia -

In attesa che in municipio a Gela si possa chiudere il sofferto cerchio degli strumenti di bilancio e delle misure correttive, rimane un capitolo che non va perso di vista, quello dei progetti dei programmi di finanziamento. La Regione attende che venga costituita l’Unione dei Comuni, organismo essenziale nel ciclo dei fondi 2021-2027. Il protocollo con le firme dei sindaci dei Comuni dell’Area urbana funzionale, Gela, Butera e Niscemi, è stato firmato mesi fa. Da diverse settimane, si attende che lo statuto dell’Unione dei Comuni, che sovraintenderà l’intero percorso dei finanziamenti, venga varato dai consiglieri comunali dei tre enti. Lo statuto è stato approvato in giunta, dopo una fase di stasi (fatto pervenire dall’assessore allo sviluppo economico Francesca Caruso e redatto dagli esperti esterni), e lunedì la capigruppo convocata dal presidente del civico consesso Salvatore Sammito servirà a fissare la data per la seduta di trattazione. E’ uno dei punti più urgenti da trattare, anche per non perdere ulteriore terreno in un percorso ancora solo all’inizio e che può assicurare risorse fino a settanta milioni di euro. Proprio lunedì, lo statuto sarà trattato dall’assise civica di Butera. Poi, potrebbe toccare a quella locale. Dalla Regione, in più occasioni, hanno fatto intendere a chiare lettere che bisogna fare in fretta e passare alla programmazione dei progetti. Entro settembre bisognerebbe poi procedere alla stipula dell’accordo di programma con la Regione, avendo già un’Unione dei Comuni strutturata e operativa. Se non si può tardare nell’osservanza della scadenza ultima di metà giugno per i correttivi, allo stesso modo sarebbe un “peccato” capitale perdersi nei meandri delle lentezze burocratiche, mettendo a rischio il futuro dell’Area urbana funzionale, tra le prime costituite in Sicilia per accedere ai finanziamenti. Rimane da varare, inoltre, la variazione di bilancio destinata ai programmi Pnrr, altro passaggio delicato per un ente ancora a scartamento ridotto a causa delle restrizioni imposte dai magistrati contabili.