Catania

Il destino del Pio La Torre è quello di un aeroporto Cargo

Si delinea sempre di più il destino dell'aeroporto di Comiso, come aeroporto Cargo. Ieri la presentazione di uno studio che mette in evidenza l'interesse della filiera dell'export del territorio siciliano. Ma non tutti sono d'accordo sul reale interesse della Regione

di Redazione -

Si delinea sempre di più il futuro dell’aeroporto di Comiso come Cargo. Se n’è discusso alla camera di commercio di Catania in occasione della presentazione di uno studio del professore Marco Romano, ordinario di Logistica Distributiva e Omnicanalità dell’Università etna, che rappresenta un punto di partenza per valutare l’interesse della filiera dell’export nella realizzazione di quest’opera e i vantaggi che ne deriverebbero. Nel frattempo va avanti l’iter per la progettazione del Cargo che la Regione Siciliana ha affidato alla SAC, società che gestisce anche il Pio La Torre. Si sta completando la gara per la progettualità dell’area cargo, l’unica in Sicilia perchè solo a Comiso vi sono le condizioni logistiche per permetterne la realizzazione

E’ stato ribadito che l’aeroporto di Comiso non sarà solo un aeroporto Cargo e che si stanno parallelamente investendo altre somme per rendere questa infrastruttura, obiettivamente desolata, più attrattiva per le compagnie aeree che al momento non mostrano particolare interesse. Ma al di là delle intenzioni, è chiaro che i due aeroporti, Comiso e Catania non si possono sovrapporre e che il loro destino sia tracciato.

Ma, a margine del convegno, arriva, lapidario, il commento del deputato regionale del PD Nello Dipasquale: “Sull’ipotesi Cargo all’Aeroporto di Comiso ad oggi non c’è nulla di concreto, dice, solo slogan, più attinenti forse con la campagna elettorale per le europee che alla realtà dei fatti. L’unica azione tangibile sul progetto risale all’aprile del 2018, quindi sei anni fa, quando passò in Commissione Bilancio un emendamento Dipasquale che destinava un milione di euro a tale scopo. Da allora il nulla”.