Caltanissetta

Incendiato un bene confiscato alla mafia, forse doloso

Era stato confiscato all’esponente della Stidda gelese, Salvatore Murana

di finmedia -

Doveva accogliere a breve un centro di recupero per tossicodipendenti e invece è stata distrutta dalle fiamme. Un rogo la scorsa notte rogo ha praticamente devastato la villa sequestrata all’esponente della Stidda Salvatore Murana, che si trova sulla 117 bis per Catania. L’immobile era pronto per essere assegnato a “Casa Rosetta”, che aveva presentato l’unica istanza al Comune di Gela per l’utilizzo del bene confiscato alla Mafia lo scorso 2010.

Purtroppo però tutto è andato in fumo questa notte a causa delle fiamme. La villa suddivisa su tre livelli, con una piscina circondata da un florido giardino, era stata confiscata nel 2010 a Murana, accusato da otto collaboratori di giustizia di riciclare i soldi della Stidda. Dopo il sequestro definitivo Murana consegnò le chiavi dell’immobile all’ufficiale giudiziario e con i suoi familiari lo sgomberò. Ma poi ci ripensò tornando ad occupare una porzione dello stabile. Lo scorso 28 settembre lo sgombero definitivo e l’avvio dell’iter per l’assegnazione. Ferma condanna anche da parte del sindaco di Gela