Ambiente

Le “chiavi” del Ponte sullo Stretto di Messina

Tornano in mano a Pietro Ciucci

di Emiliano Di Rosa -

Come annunciato dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, l’assemblea dei soci della riesumata Stretto di Messina spa ha designato i cinque consiglieri di amministrazione: i due supermanager Pietro Ciucci e Giuseppe Recchi indicati dal governo, Eleonora Mariani, indicata dall’Anas, Francesco Saccomanno indicato dalla Regione Calabria, Ida Angela Nicotra, indicata dalla Regione siciliana. Pietro Ciucci incassa l’incarico più pesante, quello di amministratore delegato. Per la serie “a volte ritornano” ma in questo caso era quasi ovvio se non addirittura indispensabile. Ciucci seguì tutto l’iter del primo progetto del Ponte sullo Stretto giunto a un pelo dall’essere realizzato su input del governo Berlusconi 2001-2006. Ha esperienza decennale all’IRI, in ANAS, si è occupato del Mose di Venezia. 72 anni, la classica figura del “gran boiardo di Stato”, sta a lui ora costruire il ponte tra Sicilia e Calabria con 13 miliardi e mezzo di euro da spendere (anche se le coperture devono essere ancora garantite) e creando 100mila posti di lavoro come ha ripetutamente promesso Salvini. Con leggerezza e ovviamente senza voler mancare di rispetto a nessuno viene da dire che se San Pietro ha in cielo le chiavi del paradiso il dottore Pietro Ciucci da oggi in terra ha di nuovo in mano le chiavi del Ponte sullo Stretto di Messina, il che in Italia e in Sicilia in particolare è comunque una bella responsabilità.