Catania
Maltrattava l’ex moglie anche dopo la separazione
A subire questo clima di terrore anche i figli minori della coppia
Non si è fermato neanche dopo la separazione, continuando a perseguitare la sua ex compagna con minacce, insulti e violenze, fino a costringerla a lasciare la città per paura. Ora un uomo di 66 anni è finito in carcere a Catania su ordine del Gip del Tribunale etneo. È gravemente indiziato di maltrattamenti aggravati in famiglia e atti persecutori, anche commessi in presenza di minori.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura Distrettuale, l’uomo avrebbe sottoposto la donna a continui episodi di umiliazione, schiaffi, manate, insulti legati anche alla sua nazionalità e gravi minacce, comprese quelle di morte rivolte anche alla sua famiglia. A subire questo clima di terrore anche i figli minori della coppia – uno dei quali affetto da deficit cognitivo – e la figlia dell’ex moglie nata da una precedente relazione.
Nemmeno dopo la separazione legale l’uomo ha lasciato in pace la donna: ha iniziato a seguirla, a controllare le sue frequentazioni e a minacciarla usando i social e WhatsApp. In più occasioni avrebbe anche vantato la propria appartenenza al clan mafioso catanese dei “Pillera – Puntina”, di cui in passato ha effettivamente fatto parte, per intimorirla ancora di più.
La vittima, esasperata e impaurita, aveva deciso di abbandonare Catania per trovare rifugio nel proprio paese d’origine. Le sue denunce, supportate anche dai familiari, hanno permesso agli investigatori della Squadra Mobile di fare luce su un contesto di violenze e vessazioni prolungate.
Dopo l’ordinanza emessa il 28 luglio 2025 dal Gip, su richiesta della Procura, gli agenti della Polizia di Stato hanno rintracciato il 66enne e lo hanno condotto presso gli uffici della Squadra Mobile. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito nel carcere di piazza Lanza, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria