Palermo
Nuove strategie nel centrodestra
Lega-Dc e Forza Italia-MpA
Per la serie “l’unione fa la forza” e soprattutto fa superare le soglie di sbarramento alle elezioni, il centrodestra in Sicilia esce dalle ferie estive con due operazioni politiche di rilievo. La regia unica, così parrebbe, è a Palazzo d’Orleans ed è propedeutica a quella che ormai sembra una certezza, seppure con largo anticipo, ovvero la ricandidatura di Renato Schifani alla presidenza della Regione nel 2027. Gli attori protagonisti invece sono almeno quattro e stamattina sul quotidiano “la Sicilia” il doppio pezzo di Mario Barresi li evidenzia. In taglio alto la DC di Totò Cuffaro che si “salvinizza” o la Lega in Sicilia che si “cuffarizza”.
Qui il primo step è il probabile ritorno in giunta di Luca Sammartino mentre il secondo passo sarà un’alleanza strategica per le liste alle regionali e alle nazionali, con i democristiani che porterebbero consenso e voti a Palermo ricevendo in cambio qualche onorevole a Roma. In taglio basso l’intervista a Nino Minardo che ritornando in Forza Italia sta allargando sempre più il numero di nuovi tesserati azzurri ed è l’artefice principale dell’ingresso “organico” degli autonomisti di Raffaele Lombardo nel partito fondato da Berlusconi e guidato da Tajani. Minardo in questo caso aggiunge pure altri due concetti. Il primo, generale, è questo “le tensioni ci sono in tutte le coalizioni ma la normale dialettica politica è segno di vitalità mentre la guerra di bande è veleno”. Il secondo è pure un obiettivo palese:”a Ragusa c’è un’onda azzurra e puntiamo a un seggio all’Assemblea regionale siciliana”.