Cronaca

Omicidio Pellizzeri, sequestrati i cellulari

I magistrati hanno disposto il sequestro dei telefoni cellulari. Dall’esame del loro contenuto potrebbero emergere elementi utili per capire se l’agguato mortale sia stato premeditato o meno. Ma soprattutto per chiarire i reali rapporti.

di Chiara Scucces -

La Procura di Siracusa ha disposto il sequestro di alcuni telefonini nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Giuseppe Pellizzeri, il 37enne ingegnere ed ufficiale della Guardia costiera ucciso a colpi d’arma da fuoco nella serata di lunedi’ scorsa in prossimita’ di un bar in via Elorina, nella zona sud di Siracusa. La notizia degli ulteriori approfondimenti richiesti è stata battuta dall’AGI; a premere il grilletto, nella tesi dei magistrati, e’ stato il 30enne destinatario di un provvedimento di fermo per omicidio e condotto in carcere, nel penitenziario di contrada Cavadonna: nelle prossime ore sara’ interrogato in occasione della convalida della misura cautelare davanti al giudice per le indagini preliminari, Andrea Migneco. Gli inquirenti hanno deciso di sequestrare i telefonini non solo del presunto assassino e della vittima ma anche dei loro familiari: l’obiettivo del magistrato e dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa, che conducono le indagini, e’ verificare se l’omicidio sia stato premeditato. Le chiamate e i messaggi nelle chat potrebbero fornire, comunque, altre indicazioni attorno ai rapporti tra Pellizzeri e Mirabella che, negli ultimi tempi, non sarebbero stati ottimali. Al centro della vicenda vi sarebbe un affitto di un magazzino e questo sarebbe stato fonte di scontri e contrapposizioni tra le parti: a quanto pare, un familiare dell’indagato, prima del delitto, avrebbe subito un’aggressione. I due protagonisti di questa vicenda avrebbero deciso di incontrarsi in quel bar: il presunto assassino si e’ presentato armato e nel volgere di qualche minuto la situazione e’ degenerata fino all’esplosione dei colpi di pistola contro il petto dell’ingegnere navale. In merito all’autopsia, non e’ stata ancora indicata una data da parte della Procura di Siracusa ma l’esame autoptico chiarira’ altri dettagli di questa drammatica vicenda.