Cronaca

Operazione ‘POS’ dei Carabinieri

Operazione a Marsala dei carabinieri denominata POS. Misure cautelari nei confronti di quattro persone indagate per vari reati, dallo spaccio di stupefacenti all’indebito utilizzo di carte del reddito di cittadinanza, riciclaggio di denaro, trasferimento fraudolento di valori ed estorsione

di Pinella Rendo -

La  Procura della Repubblica di Marsala, dirigendo e coordinando le indagini svolte dai Carabinieri della locale Compagnia, ha dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Tribunale di Marsala nei confronti di quattro persone (tra cui una donna), indagate per vari reati, dallo spaccio di stupefacenti all’indebito utilizzo di carte del reddito di cittadinanza, riciclaggio di denaro, trasferimento fraudolento di valori ed estorsione.

Nell’ambito dell’operazione è stato disposto anche il sequestro preventivo di una nota rivendita di tabacchi sita nel quartiere popolare di Amabilina, ritenuta dagli inquirenti vero e proprio “bancomat” dei pusher, oltre che di mezzi e somme di denaro (pari a circa 50.000 euro).

A carico del titolare della tabaccheria sequestrata è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. con contestuale interdittiva del divieto di esercitare l’attività di impresa. L’attività d’indagine ha preso avvio all’indomani dell’operazione “Virgilio”,  che, nel febbraio 2023, aveva smantellato la storica piazza di spaccio del quartiere popolare di Sappusi, con l’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 14 indagati, 11 dei quali destinatari della misura in carcere.

Grazie infatti al ritrovamento di appunti contabili relativi all’attività di spaccio sono scattate ulteriori indagini che avrebbero permesso ai Carabinieri di ricostruire il metodo usato da alcuni indagati per ottenere il pagamento della droga smerciata, i consumatori, spesso in difficoltà economiche, avrebbero acquistato stupefacente “a credito”, lasciando le loro Carte del Reddito di Cittadinanza (con relativo PIN) nelle mani dei pusher i quali, grazie alla messa a disposizione della rivendita di tabacchi  avrebbero prelevato mensilmente il contante (operazione vietata dalla legge), lasciando una somma pari al 10% dell’importo prelevato al titolare della tabaccheria, aggirando così la disciplina sull’utilizzo delle carte del Reddito di Cittadinanza e le disposizioni del Testo Unico Bancario.

Due degli indagati devono rispondere anche del reato di estorsione poiché,  avrebbero costretto a lasciare l’abitazione, mediante la minaccia di incendio, gli assegnatari regolari di un alloggio popolare del quartiere Sappusi. Gli indagati subito dopo, si sarebbero impossessati dell’alloggio (di proprietà dello IACP), occupandolo abusivamente.