Catania
Operazioni dei CC a Bronte e Misterbianco
100 euro per ogni parcometro esploso. Denunciati dai Carabinieri 3 giovani brontesi. Custodia cautelare in carcere per un catanese per una rapina a Misterbianco
I Carabinieri della Compagnia di Randazzo, nel catanese, hanno denunciato a piede libero per il reato di danneggiamento aggravato in concorso tre giovani del posto che, tra la fine dello scorso anno e i primi di gennaio, hanno distrutto 11 parchimetri a Bronte. A seguito dei primi danneggiamenti delle “colonnine” che erogano i tickets per le “strisce blu”, i militari hanno avviato le indagini anche attraverso le immagini di videsorveglianza per risalire ai colpevoli.
I militari della Stazione di Bronte e del Nucleo Radiomobile di Randazzo sono riusciti a risalire ai colpevoli, 3 giovani brontesi, di 16, 22 e 28anni, quest’ultimo già noto alle forze dell’ordine. l’esame di alcuni video si e’ rivelato particolarmente prezioso, in quanto ha permesso di ricostruire le fasi salienti di alcuni raid. In una circostanza, due dei tre ragazzi sono stati ripresi mentre, in tarda serata, completamente incappucciati si aggiravano tra i vicoli del centro storico con fare circospetto, guardandosi intorno, fino a quando non si sono avvicinati ad una colonnina collocata in Corso Umberto.
Scelto l’obiettivo, uno di loro si e’ allontanato per fare da palo, mentre l’altro ha cominciato a piazzare un ordigno esplosivo artigianale sull’apparecchio, per poi allontanarsi a gambe levate, assieme al complice, poco prima della violenta deflagrazione. Nonostante gli accurati espedienti messi in atto per non farsi riconoscere, agli investigatori non e’ sembrata cosi’ sconosciuta la fisionomia dei tre e, difatti, da approfonditi controlli sul web, tra i numerosi account dei social media, i carabinieri hanno trovato una forte somiglianza tra coloro che sono stati ripresi dalle telecamere e i tre profili social. I militari hanno deciso di effettuare una perquisizione a carico di questi ultimi e, presso le loro abitazioni, hanno trovato diversi capi d’abbigliamento identici a quelli indossati dai ‘bombaroli’. Inoltre, a casa del minorenne, sono stati scovati vari tipi di fuochi artificiali di libera vendita, elemento che ha chiuso il cerchio, dimostrando la loro familiarita’ con i giochi pirotecnici.
La Procura della Repubblica, nell’ambito delle indagini a carico di un 60enne pregiudicato catanese, indagato per rapina aggravata, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania l’emissione di una misura di custodia cautelare in carcere, eseguita dai Carabinieri della Tenenza di Misterbianco.
I fatti risalgono al 17 settembre dello scorso anno quando, intorno alle 10.30, due uomini avevano perpetrato una rapina presso un esercizio commerciale, di Misterbianco, gestito da cittadini di origini cinesi. In particolare, i due autori del reato, travisati con una mascherina chirurgica sul viso ed un cappellino sul capo, avevano fatto il loro ingresso all’interno del negozio e, mentre uno dei complici intimoriva la titolare 55enne, che si trovava assieme al figlio 20enne, mimando di impugnare una pistola come se ce l’avesse nascosta sotto la maglietta, l’altro si era invece preoccupato di rovistare nella cassa, prendendo i 300 euro che conteneva.
La signora, forse sospettando che non avessero armi, ha provato a reagire, ma è stata colpita al volto con uno schiaffo da uno dei due rapinatori, che poi, assieme al complice, è salito a bordo di una Fiat Uno per la fuga. L’immediato intervento dei Carabinieri, che hanno subito avviato le indagini esaminando, in prima battuta, i filmati dell’impianto di videosorveglianza del locale, ha consentito l’acquisizione di elementi di riscontro per ciò che riguarda l’identificazione di uno degli autori della rapina.
Sono in corso ulteriori attività investigative per fornire analoghe univoche risultanze anche per il complice del 60enne.