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Picchia la ex, vessa la ex, minaccia la ex. Intervengono CC

Il dilagante fenomeno della violenza di genere richiede la massiccia presenza delle forze dell'ordine sul territorio, soprattutto quelle specializzate nel settore. Nell'arco di pochi giorni sono state diverse le attività dei Carabinieri in provincia per contrastare la violenza domestica

di Chiara Scucces -

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa prosegue senza sosta l’impegno a contrastare efficacemente i reati intrafamiliari a tutela delle vittime familiari o conviventi dei presunti autori in particolare:

nel corso della tarda serata di giovedì scorso i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 56enne del posto, divorziato, censurato, resosi responsabile del reato di atti persecutori ai danni dell’ex compagna. L’allarme è stato lanciato, tramite la chiamata al 112, dalla stessa vittima che ha avuto il coraggio di mettere fine alle angherie subite nel corso degli anni. L’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica, non aveva mai accettato la fine della relazione, tanto che nella tarda serata di ieri, oltre alle minacce verbali, la violenza è sfociata in percosse fisiche. La tempestiva richiesta di aiuto ha consentito l’intervento dei militari che hanno contenuto, con non poche difficoltà, la veemenza dell’aggressore, anche grazie all’ausilio di un’altra pattuglia. L’uomo, da tempo, aveva posto in essere atteggiamenti violenti nei confronti dell’ex compagna, ingenerando in lei un evidente stato di timore e di limitazione nei suoi rapporti interpersonali. A causa della colluttazione con il suo aggressore e delle lesioni subite, la donna è stata medicata presso il locale Pronto Soccorso. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Ragusa;

nel pomeriggio del 9 maggio scorso, i Carabinieri della Stazione di Acate sono intervenuti a seguito di una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa per lite in famiglia. I militari, giunti sul posto, hanno appreso che la lite scaturiva tra conviventi per futili motivi in cui l’uomo, cittadino albanese, aveva aggredito la compagna con minacce, calci e pugni. Gli operanti hanno immediatamente garantito i soccorsi alla vittima la quale, trasportata presso l’ospedale “Guzzardi” di Vittoria, veniva successivamente dimessa con 30 giorni di prognosi. I militari hanno quindi formalizzato le dichiarazioni della donna e attivato le procedure di protezione delle donne vittime di violenza, nonché deferito il compagno all’Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamenti in famiglia contro la convivente. Ed infine, nella mattinata del 10 maggio, a Vittoria, i Carabinieri, hanno messo ai domiciliari un vittoriese in quanto sono stati acquisiti sufficienti elementi probatori per ritenerlo responsabile di delitti contro la famiglia nei confronti della ex-compagna. La misura trae origine da fatti verificatisi nel mese di novembre 2023 per maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex-compagna mediante minacce e comportamenti vessatori anche in presenza della figlia minore. In seguito a tali eventi, i Carabinieri hanno raccolto elementi che hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di emettere, nel mese di febbraio, un provvedimento di divieto di avvicinamento alla vittima con controllo mediante braccialetto elettronico. L’esecuzione di tale provvedimento non è stata di fatto applicabile poiché l’uomo stava in una casa che non garantiva la distanza minima dalla vittima prevista dalla legge. Pertanto l’Autorità Giudiziaria, informata dell’impossibilità dell’esecuzione della predetta misura, ha ritenuto necessario emettere la misura cautelare degli arresti domiciliari a tutela della vittima.