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Ridotti i tempi di attesa dei pazienti al Ps
Ciò grazie ad un modello organizzativo che destina i pazienti direttamente all’ambulatorio specialistico da cui possono anche essere dimessi
Ridurre i tempi d’attesa per gli utenti del Pronto Soccorso è la sfida più ardua dei vertici delle Asp da l momento che devono fare i conti con la forte carenza di personale e non solo. Ma a Siracusa si è riusciti a farlo. Lo dimostrano i risultati degli indicatori sui tempi medi di attesa tra triage e visita dei primi mesi di questo anno su presa in carico e permanenza dopo la direttiva emanata dalla Direzione strategica aziendale. Tutto ciò comporta una maggiore efficienza grazie ad una migliore allocazione delle risorse e nella formazione del personale. La durata media complessiva tra triage e prima visita si è attestata a fine giugno in calo rispetto ai mesi precedenti in tutti i Pronto soccorso e cioè su 49,65 minuti all’Umberto I, 8,61 minuti a Noto, 42,47 a Lentini,24,83 ad Avola e 34,21 minuti ad Augusta. I tempi medi di permanenza in ore, a giugno, al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa si sono attestati su 5.59 rispetto alle 7,11 ore di media di aprile, 5,59 ad Augusta, 3,97 ore a Lentini, 2,93 ad Avola, 1,49 a Noto.
“Fondamentale per ottenere questo risultato – commenta il bed manager dell’Asp di Siracusa, Vito Fazzino – è il modello organizzativo che prevede un percorso veloce esteso alle branche di ginecologia, pediatria, oculistica, ortopedia e dermatologia che consente, una volta effettuato il triage, di destinare alcuni pazienti direttamente all’ambulatorio specialistico da dove il paziente può essere dimesso senza passare dal Pronto Soccorso”.
A contribuire anche la tecnologia attraverso l’introduzione del PS tracking, ovvero il sistema informativo che, attraverso un link accessibile dal cellulare di un parente indicato, permette di conoscere costantemente, previo consenso sulla privacy, condizione clinica e percorso diagnostico del paziente.