Palermo
Schifani tende la mano alla Dc, De Luca resta fuori
Mentre la politica cercava equilibrio, Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord lanciava la sua provocazione
Dopo il pugno duro con il licenziamento dalla giunta regionale dei due assessori Nuccia Albano e Andrea Messina, Renato Schifani tende la mano alla Dc, partito non più di Totò Cuffaro.
A Palermo, il presidente della Regione ha incontrato i deputati del partito all’Ars per chiudere la crisi aperta dall’inchiesta che ha travolto l’ex leader e il capogruppo Carmelo Pace.
Il gruppo ha ribadito piena fiducia e lealtà al governo regionale, assicurando collaborazione e presenza costante nei lavori d’aula.
Schifani, ha parlato di dialogo e rispetto reciproco.
Mentre la politica cercava equilibrio nelle stanze del potere, Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord lanciava la sua provocazione in stile Scateno.
Lo show di Cateno De Luca inizia alla fine della conferenza stampa all’Ars. Dopo aver lasciato tutti col fiato sospeso, alla fine il leader di Sud Chiama Nord – dopo aver confermato di non avere alcuna intenzione di diventare la stampella della maggioranza – ha aperto il pacco dono per il presidente Schifani e dopo averlo mostrato, l’ha indossato per dirigersi verso Palazzo d’Orleans: una pompa diserbante, un attrezzo utile per disinfestare la Regione.
Nella ingresso della presidenza della Regione era palpabile l’imbarazzo dei commessi, nel dover annunciare al governatore l’irruzione di De Luca, acconciato in quel modo, con la pompa a tracolla e la mascherina.
Fin qui, lo show, utile per attrarre e ingolosire i media. Ma il furore di De Luca s’è respirato durante l’incontro coi giornalisti. “Decuffarizzare la Sicilia?”: Uno slogan, per il leader del movimento autonomista perché, è l’intero sistema della pubblica amministrazione ad essere contaminato in modo trasversale.