Attualità
Scicli, bambinopoli in degrado, attacco al Sindaco
Da tempo si chiede una maggiore attenzione sugli spazi dedicati ai bambini
Una città in degrado, spazi verdi invasi da erbacce e sporchi di rifiuti; bambinopoli che cadono a pezzi. E’ questo il quadro desolante che offre l’attuale cartolina anche ai turisti e visitatori. Facendo un rapido giro per città ci si accorge di aree trascurate e giochi obsoleti o danneggiati. Metterci piede potrebbe essere pure insidioso. Escludendo quelli delle frazioni rivierasche, dove si registra l’impegno di privati e associazioni, gli spazi ludici a Scicli non se la passano proprio bene.
L’ex assessore comunale, Guglielmo Scimonello si scaglia nuovamente, contro l’amministrazione Marino, denunciando lo stato di incuria delle bambinopoli del Villaggio Jungi, di piazza Italia (largo Gramsci) e di via Tagliamento. “Quanto occorrerà attendere, ancora, per vedere i parchi gioco della città riqualificati domanda Scimonello -, facendoli tornare nel pieno della loro funzionalità ed efficienza?” Arriva un pizzico di sarcasmo dall’ex assessore: “Le strutture ludiche per bambini prosegue – devono avere una piccola crisi d’identità, visto che da molto tempo assolvono esattamente alla funzione opposta, rendendo le bambinopoli un luogo non troppo sicuro per i bambini”‘.
Per Scimonello è chiaro che l’amministrazione comunale “non può accampare scuse”, rispetto a una questione che “si trascina da tempo”. Soprattutto adesso, in prossimità dell’estate, “ci troviamo – afferma – ancora con i giochi delle bambinopoli in pieno degrado”. L’ex assessore fa notare come buona parte delle aree attrezzate per bambini sono “a mezzo servizio, con i giochi danneggiati e dissestati”. Forse ci si è dimenticati della funzione primaria delle giostrine (scivolo, altalena, dondolo e cavalluccio): intrattenere i bambini, preferibilmente, in uno spazio esterno”.
Scimonello vede una profonda ferita da rimarginare nel parco giochi di largo Gramsci: “Ad eccezione di qualcuna, le attrezzature ludiche sono impraticabili. Vallo a spiegare ad un bimbo di due anni come mai – termina – non può giocare e divertirsi all’aria aperta”. Anche una mamma punta l’indice sull’amministrazione Marino sullo stato di degrado delle bambinopoli. Lo fa in una lettera finita all’attenzione del primo cittadino a cui viene chiesto di rendere sicuri e agibili i luoghi destinati allo svago dei bambini. A palazzo Palle risponderanno alle stilettate che la città lancia?