Attualità

Sempre più ragazzi sono dipendenti dai videogames

Il pedagogista avverte: “Alterano il ritmo sonno veglia”

di valentina di rosa -

Un bimbo che usa i videogames in media più di sei ore al giorno è affetto da dipendenza. Lo sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il fenomeno è presente in maniera sempre più preoccupante anche in area iblea. A confermarlo, anche un recente studio effettuato dall’Asp di Ragusa da cui emerge che i videogames sono usati soprattutto dai ragazzi dai 10 ai 18 anni e dalle 4 ore alle 12 in media. Ad arrecare danno di per sé non è il gioco, quanto la dipendenza che può instaurare nei ragazzi che sfocia in aggressività, stress e ansia. Correlato all’abuso poi è il sonno perduto che a sua volta porta a problemi più severi di salute e concentrazione. Per il pedagogista Giuseppe Raffa, responsabile dell’ambulatorio Antibullismi dell’ASP di Ragusa che ha svolto di recente uno studio sul fenomeno anche attraverso un questionario rivolto ai ragazzi, questi giochi consentono ai ragazzi di mettersi in gioco affrontando, mete e obiettivi, in ambiente non presidiato da adulti. Autorevoli studi – spiega Raffa – rilevano che se usati con responsabilità oltre a stimolare la performance, attivano precise parti del sé, quelle legate al fare, all’agire, all’attenzione e alla memoria. Possono anche fungere da strumenti didattici importanti, ma devono essere usati con estrema responsabilità. Occorre che i genitori, oltre a suggerire, anzi a dettare limiti, orari e regole, sappiano inculcare nei bambini ancora piccoli l’abitudine all’uso responsabile, intelligente e moderato – conclude – degli stessi”.