Cronaca

“Sono stata stuprata”, il racconto della prima vittima del netturbino

"Ha pulito tutto ciò che aveva usato. Poi sono andata al Pronto Soccorso" ricorda a "Quarto Grado" Stefania Loizzi, la donna che ha denunciato Ubaldo Manuali

di Sergio Randazzo -

“Schifo e rabbia” sono ciò che prova Stefania Loizzi, la prima “vittima” del netturbino Ubaldo Manuali che a Roma ha drogato e poi stuprato almeno tre donne. “Si vantava molto dell’essere bello e di avere tante donne, ma io gli ho sempre detto che non mi interessava – esordisce nell’intervista esclusiva rilasciata a “Quarto Grado” – Per me era un no, evidentemente lui non l’ha accettato e ha premeditato il tutto”.

Il coraggio di parlare e denunciare

Alle telecamere del programma di Rete 4, Stefania Loizzi ripercorre le tappe della vicenda, dalla nascita della loro amicizia alla notte dello stupro, avvenuto la notte del 16 gennaio. “Ho conosciuto Ubaldo tramite social, però prima di accettare l’amicizia ho chiesto conferma a un’altra persona. Mi sono fidata ed è iniziata un’amicizia, lo sentivo per telefono ed è sempre stata una persona precisa, finché abbiamo cominciato a uscire”. La ex banconista di una gelateria prosegue il suo racconto portando alla luce diversi dettagli di Ubaldo Manuali, come i santini che portava sempre con sè e il suo desiderio di voler sempre scattare fotografie. “Quando uscivamo gli ho sempre detto di non volerne, invece poi sono venuta a conoscenza di tante foto mie, anche di quella notte”.

FONTE TGCom 24