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Trenini turistici: “Limitare la circolazione”

A Modica, il comitato cittadino “L’Alternativa Socialista” ha presentato una proposta all’amministrazione comunale per regolamentare gli orari di circolazione dei trenini turistici che attraversano il centro urbano. Secondo quanto segnalato, questi mezzi rischiano però di creare rallentamenti e disagi al traffico, soprattutto nelle fasce orarie più critiche.

di Chiara Scucces -

A Modica, il comitato cittadino “L’Alternativa Socialista” ha presentato una proposta all’amministrazione comunale per una regolamentazione più attenta della circolazione dei trenini turistici, quei convogli su gomma che attraversano il centro cittadino trasportando i visitatori alla scoperta dei luoghi più suggestivi della città.

Una presenza ormai familiare nel paesaggio urbano, che contribuisce senza dubbio all’offerta turistica del territorio, ma che – secondo quanto segnalato – non sempre risulta compatibile con le esigenze della mobilità quotidiana, specie nelle ore di punta.

Nella nota inviata al Sindaco e agli uffici competenti, il comitato evidenzia come i trenini, per via della loro velocità ridotta e delle dimensioni non trascurabili, possano causare rallentamenti significativi al traffico nei momenti in cui la viabilità è già messa alla prova: in particolare tra le 7:30 e le 9:00, nella fascia 12:30-14:30 e tra le 19:00 e le 21:00. Orari che coincidono con l’ingresso e l’uscita da scuole e uffici.

A essere segnalato è anche il punto di sosta principale dei trenini, il capolinea di Piazza Matteotti, dove, come documentato con una fotografia allegata alla comunicazione, i passeggeri vengono fatti salire e scendere direttamente sulla carreggiata. Una situazione che, oltre a rallentare il transito dei veicoli, solleva questioni legate alla sicurezza dei pedoni, soprattutto in una zona trafficata e vicina a importanti arterie di collegamento.

Per questo motivo, il comitato propone non solo una regolamentazione oraria, ma anche un riassetto logistico dell’area di sosta, suggerendo di far avvenire le operazioni di carico e scarico sul lato della piazza, in un’area più riparata e sicura.

L’intento, come si legge nel documento, non è quello di limitare il turismo, ma di trovare un equilibrio sostenibile tra l’accoglienza dei visitatori e il diritto dei residenti a una mobilità efficiente e sicura.

Il confronto resta aperto, con l’obiettivo di garantire una convivenza armoniosa tra vocazione turistica e vivibilità cittadina.