Messina

Truffa bonus edilizi, sequestrati 37 milioni di euro

I finanzieri del Comando provinciale, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare personale e reale a carico di 6 persone

di Redazione -

Sei misure cautelari e disposto un sequestro preventivo di oltre 37 milioni di euro. Sono stati i finanzieri di Messina a chiudere un’operazione scaturita da un’indagine sulle frodi fiscali legate ai crediti d’imposta relativi ai bonus edilizi. I provvedimenti, emanati dal giudice istruttore del tribunale di Messina su richiesta della Procura guidata da Antonio D’Amato, riguardano sei individui ritenuti responsabili, in varie capacità, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa per ottenere erogazioni pubbliche, indebite compensazioni fiscali e autoriciclaggio. L’indagine ha rivelato un sistema fraudolento ideato per lucrare sui benefici fiscali introdotti dal decreto Rilancio, e le successive integrazioni. La denuncia di un privato cittadino ha avviato le indagini, dopo che un funzionario dell’Agenzia delle Entrate ha segnalato l’inserimento di crediti d’imposta per un valore di 1 milione e 3oomila euro, relativi a lavori edilizi mai effettuati. Le indagini hanno portato alla luce un intricato schema criminale, che coinvolgeva un medico di medicina generale di Messina e le sue società. Sfruttando la fiducia dei pazienti, il medico proponeva loro di ottenere contributi statali per ristrutturare immobili, acquisendo le loro credenziali Spid e accedendo ai loro cassetti fiscali. Con la complicità di un commercialista, operava da remoto nei cassetti fiscali dei pazienti, ottenendo il “visto di conformità” necessario per cedere i crediti d’imposta a società riconducibili a lui e ai suoi parenti. I fittizi crediti così creati venivano successivamente ceduti ad altre società per la monetizzazione, consentendo la compensazione fiscale con debiti reali. Il giudice ha inoltre disposto il sequestro preventivo di oltre 37 milioni di euro, rappresentanti i profitti generati dall’attività criminale.