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WWF alla Regione: stop alla caccia in Sicilia

Con un lungo ed articolato documento firmato dalle cinque organizzazioni aggregate operanti in Sicilia, il WWF ha chiesto alla Regione di sospendere il "Calendario venatorio 2023-2024"

di Sergio Randazzo -

Il WWF lancia un allarme in vista della nuova stagione venatoria, in particolare alla “preapertura” dei giorni 2, 3, 6, 9 e 10 settembre e all’apertura generale dal 17 settembre al 31 gennaio 2024. Secondo gli ambientalisti occorre fermare la stagione dei cacciatori a causa dell’eccezionale situazione meteoclimatica, ambientale ed ecologica che ha interessato tutta la Sicilia.

Secondo il WWF, infatti, le perduranti condizioni climatiche estreme e i devastanti incendi che ancora stanno imperversando, hanno già comportato gravissimi danni alle popolazioni di animali selvatici, per cui non sussistono – dal punto di vista scientifico e oggettivo. Nel documento inviato al Presidente della Regione, Renato Schifani, ed agli assessori Luca Sammartino (Agricoltura) ed Elena Pagana (Ambiente), il WWF evidenzia la “palese incoerenza e contraddittorietà delle decisioni della Regione”: “da una parte, infatti, ha proclamato lo “stato di crisi” e di “emergenza di rilievo nazionale” per “l’emergenza causata dagli incendi e dalla concomitante ondata di calore”; dall’altra, con decreto dell’Assessore all’Agricoltura, è stato emanato il “Calendario Venatorio 2023-2024” che, addirittura, anticipa l’avvio della stagione di caccia al 2 settembre anche nei confronti di specie come la Tortora selvatica, in fortissimo e preoccupante declino in tutta Europa.

Per il WWF, “aprire la stagione venatoria dopo un’estate torrida e le fiamme degli incendi sarebbe una follia perché decimerebbe gli animali sopravvissuti, determinando un danno ulteriore, gravissimo e irreversibile al patrimonio faunistico: secondo gli studi scientifici di ISPRA, infatti, la riapertura della caccia “comporta una condizione di rischio per la conservazione della fauna e rischia di avere, nel breve e nel medio periodo, effetti negativi sulla dinamica di popolazione di molte specie”.