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Trapani. Operazione “Spurgo Low Cost”

Rifiuti, sette arresti per smaltimento illecito

di Pinella Rendo -

La Polizia di Stato ha eseguito tra le province di Trapani e Palermo un’ordinanza cautelare che prevede sette misure custodiali di cui una in carcere e sei agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti accusati, a vario titolo dei reati di associazione a delinquere finalizzata all’illecito smaltimento di rifiuti e inquinamento ambientale.

Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, sviluppate mediante l’utilizzo delle piu’ recenti tecnologie, hanno permesso di acquisire indizi di colpevolezza circa l’esistenza di una compagine associativa facente capo ad una societa’ che si occupava della gestione di liquami e rifiuti in generale, mediante l’utilizzo di autospurghi muniti di cisterne, che attuava sistematicamente procedure illecite di smaltimento.

L’attivita’ investigativa ha portato a raccogliere indizi sul modus operandi della ditta consistente nel prelevare i contenuti delle fosse imhoff, appartenenti ad abitazioni private, esercizi commerciali o lidi balneari, sversandole poi illecitamente nei tombini della citta’ stessa (o talvolta di localita’ limitrofe), ben sapendo che i liquami ed i rifiuti in generale sarebbero finiti nella condotta fognaria e conseguentemente in mare, in assenza di un idoneo impianto di depurazione funzionante.

La procedura illecita di smaltimento, sulla base dei gravi indizi raccolti, era in grado di cagionare la frequente avaria o persino la rottura delle pompe di sollevamento ubicate in alcuni tombini – proprio a causa dell’intasamento riconducibile all’accumulo di detriti derivanti dall’illegale sistematico sversamento.

Tra gli indagati, nei cui confronti sono stati raccolti indizi di colpevolezza, figura anche il titolare di uno studio di biologia, il cui ruolo era sostanzialmente quello di favorire sistematicamente la societa’ incaricata degli smaltimenti stilando referti stereotipati o falsificati, senza la previa esecuzione delle analisi, facilitando le attivita’ illecite e favorendo la massimizzazione dei profitti. L’ordinanza cautelare prevede anche il sequestro della societa’ e dell’intero compendio aziendale nonche’ la nomina di un amministratore giudiziario