Caltanissetta

‘’Basta morti sul lavoro’’, sit-in di sindacati e operai

Il sindacato e i lavoratori, soprattutto edili, rivendicano un pieno riconoscimento dei diritti dei lavoratori

di finmedia -

Quello accaduto a Firenze è solo l’ennesimo incidente mortale sul lavoro. La morte dei cinque operai nel cantiere del supermercato fiorentino ha sconvolto i tanti lavoratori che quotidianamente svolgono la loro attività in edilizia così come nella metalmeccanica. Ieri pomeriggio, in raffineria, per le ultime due ore di turno, gli operai dell’indotto hanno deciso di fermarsi, aderendo alla mobilitazione nazionale avviata da Cgil e Uil.

Di fronte ai tornelli assieme ai lavoratori, c’erano anche rappresentanti sindacali del territorio. I confederali di Cgil e Uil, Rosanna Moncada e Maurizio Castania, i segretari di Fillea e Feneal, Francesco Cosca e Nuccio Mangione, e i riferimenti sindacali dei metalmeccanici, per la Fiom Orazio Gauci, e Paolo Ansaldi sempre per le categorie della Cgil.

Rafforzare i controlli, assicurare il rispetto dei contratti collettivi, impedire i massimi ribassi e cercare di razionalizzare i subappalti, sono solo alcune delle richieste di una piattaforma nazionale, ancor più sentita sul territorio, dove spesso la fame di lavoro porta ad accettare condizioni al limite. Su questo punta il sindacato: un pieno riconoscimento dei diritti dei lavoratori che possa mettere fine a drammi come quello del cantiere fiorentino.

Il sindacato e i lavoratori, soprattutto edili, hanno scelto per protestare proprio il piazzale della Raffineria, un sito simbolo nel processo produttivo locale che attualmente impiega tante maestranze dell’indotto. Ripartire dai diritti e dalla sicurezza, partendo subito dell’intensificazione dei controlli, è la richiesta più forte.