Caltanissetta

Gela, armi e droga, allarme della Procura

Il territorio di Gela è un centro di spaccio della droga, ma anche luogo di deposito e di transito della sostanza stupefacente, dalla marijuana alla cocaina. Non solo. Aumentano anche le armi ritrovate nelle abitazioni degli spacciatori, con un nuovo fenomeno: c’è chi le armi se le costruisce da solo. Lancia l’allarme il procuratore facente funzione di Gela, Lucia Musti

di finmedia -

L’allarme era già stato lanciato da mesi, Il territorio di Gela “centro di spaccio della droga”, ma anche “luogo di deposito e di transito della sostanza stupefacente”, dalla marijuana alla cocaina.

Le recenti operazioni condotte dalle forze dell’ordine, coordinate dalla procura locale e da quella minorile, hanno di fatto confermato la marcata diffusione delle sostanze stupefacenti in città, ma hanno messo in evidenza anche come Gela si sia negli anni trasformata in un crocevia importante per il traffico e lo smercio degli stupefacenti.

Negli anni passati Gela era per lo più stata il punto di approdo del mercato di droga che arrivava da Palermo e Catania, per lo più tramite corrieri che si muovevano tramite bus e automobili.

I carichi venivano smerciati quasi esclusivamente in città mentre adesso, con l’aumento della domanda e il crollo dei prezzi, soprattutto della coca, il mercato gelese si è allargato anche ai paesi limitrofi, soprattutto del sud della provincia.

Non solo. Aumentano anche le armi ritrovate anche nelle abitazioni degli spacciatori, con un nuovo fenomeno: c’è chi le armi se le costruisce da solo. Con un fai da te, realizzando armi “sfuggite alle immatricolazioni”.

Ad accendere ancora una volta i riflettori sull’Emergenza Droga in città, in una intervista all’Adnkronos, è il Procuratore facente funzione di Gela Lucia Musti, dopo le ultime due operazioni che hanno portato all’arresto di 4 persone. Tre a Niscemi e una a Gela, con il sequestro di marijuana e cocaina.

Gela, come centro rilevante di spaccio sicuramente nella provincia di Caltanissetta, esiste ed è concreto e quello della droga “è un allarme ben fondato”, spiega il Procuratore Musti, legato a doppio filo alla criminalità organizzata.