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Il finanziamento si può recuperare, ma a che prezzo…?

Una conferenza stampa per spiegare cosa è successo nel dettaglio nell'ultimo consiglio comunale e perchè si è corso il rischio di perdere un finanziamento importante per la città. Il sindaco di Pozzallo torna sull'astensione dei sette consiglieri che hanno bocciato una variazione di bilancio fondamentale per un'opera a beneficio della comunità

di Chiara Scucces -

L’aveva annunciato ieri e così è stato: questa mattina a Palazzo La Pira il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna ha spiegato in conferenza stampa cosa è successo nell’ultimo consiglio comunale, quando, a causa dell’astensione di sette consiglieri, non è passata la variazione di bilancio che avrebbe permesso di utilizzare il finanziamento di 500mila euro ottenuto grazie ad un emendamento dell’onorevole Nello Dipasquale e di completare il lungomare Raganzino. Senza peli sulla lingua, il sindaco Ammatuna ha parlato alla città e pretende che chi si è astenuto si prenda le proprie responsabilità.

C’era anche Nello Dipasquale nella stanza del sindaco, insieme a parte dell’amministrazione Ammatuna. Per il deputato regionale del PD si è scritta una pagina nera della politica non solo pozzallese, ma provinciale. Non riuscire ad anteporre il bene della comunità alle beghe politiche, secondo Dipasquale, è un atto gravissimo

Intanto, nella serata di ieri, i sette consiglieri di opposizione hanno rilasciato un comunicato congiunto spiegando di essersi astenuti perchè l’iter per l’utilizzo dei 500mila euro rischiava di infrangere la legge. “Avevano già pronto il bando di gara – pronti a partire – senza l’approvazione necessaria del Consiglio Comunale. Questo è un fatto grave. È illegittimo,” si legge nel comunicato. Durante il consiglio la motivazione addotta per l’astensione non era stata questa, ma più genericamente “politica”; il finanziamento non è comunque perso. Bisognerà però rifare tutto l’iter per portare l’atto in consiglio; questa volta, e lo hanno scritto Iozzia, Agosta, Celestri, Giampietro, Scarso, Pisana e Sulsenti, seguendo le regole, l’atto verrà votato. All’attacco del sindaco, rispondono con un altro attacco: non sono loro che bloccano il progresso ma chi vuole comandare da solo, chi forza la mano, chi ignora le procedure democratiche.