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La Sicilia nella morsa del fuoco e del maltempo
Il Presidente Schifani invoca l'intervento della Stato per l'emergenza incendi; intanto arriva il maltempo
Il fuoco che ha avvolto la Sicilia per la seconda volta a distanza di due mesi è frutto di un attacco criminale all’isola. E’ il pensiero del Presidente della Regione Renato Schifani, espresso ieri durante il suo sopralluogo nel Messinese parlando dell’emergenza incendi. “Sugli incendi degli ultimi giorni – ha detto Schifani – ormai è chiaro che qui c’è una vera azione organizzata e preparata. Viene messa in atto soprattutto nei momenti di ventilazione calda e scirocco, quindi c’è un sistema di una perfezione tale che si può contrastare solo con la prevenzione.
E ancora: “Qui in Sicilia c’è bisogno anche di un maggiore aiuto da parte dello Stato come accade in certi momenti, ricordo ad esempio l’operazione vespri Siciliani”. E annuncia che chiederà un incontro al ministro degli Interni per un confronto sul tema; intanto, arrivano le prime piogge con tanti disagi dovuti soprattutto agli allagamenti in città nelle vie più trafficate e centrali di Palermo.
Ma è nell’agrigento che si sono registrati i danni più gravi: una violenta grandinata si è abbattuta su San Biagio Platani: “Abbiamo avuto una grandinata che ha distrutto mezzo paese e ha fatto danni enormi agli oliveti e ai pistacchieti”, ha scritto il sindaco del paese a Salvo Cocina, direttore generale della Protezione civile siciliana. La dimensione della grandine ha raggiunto grandezze record con pezzi di ghiaccio delle proporzioni di una pallina da tennis. Sono in corso verifiche di eventuali danni da parte dei funzionari della Protezione Civile.