Caltanissetta
Niente sovraffollamento nel carcere di Balate
L'eccezione gelese ...
Un carcere che non soffoca. È questa la fotografia della casa circondariale di Balate, visitata oggi, nell’ambito del progetto nazionale “Ristretti in agosto”, dai rappresentanti della Camera Penale “Eschilo”, insieme a parlamentari Pietro Lorefice e Salvatore Scuvera, ai rappresentanti dell’avvocatura e dell’associazione Nessuno tocchi Caino. Un’eccezione, dicono gli osservatori, rispetto al quadro critico che riguarda la maggior parte delle strutture penitenziarie italiane. Qui, infatti, non emergono situazioni di sovraffollamento né condizioni particolarmente preoccupanti, come sottolinea il vicepresidente della Camera Penale, Angelo Gaccione. Gli avvocati penalisti ribadiscono però l’urgenza di provvedimenti legislativi capaci di affrontare davvero il problema delle carceri sovraccariche, spesso segnate da episodi drammatici come il crescente numero di suicidi tra i detenuti. Balate resta un’eccezione virtuosa, ma non mancano le criticità. È stato il cappellano della struttura, don Raimondo Giammusso, a indicare le priorità: servono più laboratori di formazione professionale e un campetto da calcio, spazi fondamentali per la socializzazione e la reintegrazione. I parlamentari presenti si sono detti disponibili a cercare finanziamenti e programmi dedicati, affinché Balate non resti un’isola felice isolata ma diventi un modello da seguire. Un carcere che dimostra come sia possibile garantire dignità e diritti senza rinunciare alla sicurezza. Balate, per ora, resta una rarità.