Cronaca
Strage Altavilla, arrestata anche la figlia di Barreca
Cartosio e il Pm Manfredi Lanza, titolare dell’indagini, hanno fornito anche particolari sulla ricostruzione dei fatti
Arriva una svolta clamorosa nell’indagine sulla strage di Altavilla. E’ stata fermata anche la figlia primogenita di Barreca, scampata all’eccidio. “La superstite, la figlia primogenita ha partecipato alle torture dei riti di purificazione. Ho trasmesso gli atti alla procura per i minorenni che ha competenza”: la svolta era stata preannunciata dal Procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio che oggi, in conferenza stampa al Comando dei Carabinieri di Bagheria, ha fatto il punto sull’inchiesta.
La strage di Altavilla ha il volto del demonio, quello stesso demonio che Giovanni Barreca e i suoi complici Sabrina Fina e Massimo Carandente volevano cacciare con un esorcismo. Giovanni Barreca è accusato di aver ucciso, con la complicità di Fina e Carandante, la moglie Antonella Salamone e i figli di 16 e 5 anni Kevin ed Emanuele dopo un supplizio infinito, legato a un rito collettivo, durato almeno un mese. Cartosio ha spiegato come la strage sia maturata in un contesto di fanatismo religioso. Cartosio e il Pm Manfredi Lanza, titolare dell’indagini, hanno fornito anche particolari sulla ricostruzione dei fatti.
Antonella Salamone sarebbe stata uccisa prima dei suoi due figli, perché avrebbe tentato di opporsi alle torture contro i ragazzi. Il decesso della donna, viene fatto risalire alla notte tra giovedì 8 e e venerdì 9 febbraio. Per avere certezza Manfredi Lanza pm titolare dell’indagine, ha spiegato che bisogna attendere i risultati dell’analisi autoptica. Cartosio e Lanza hanno proseguito svelando altri dettagli: Sabrina Fina e Massimo Carandente erano a casa Barreca al momento del triplice omicidio. Per il Procuratore di Termini, nonostante non sia il caso di creare allarmismo, è necessaria una consapevolezza di quel che sta accadendo e bisogna proteggere, soprattutto i minori, dal rischio di cadere nella rete del fanatismo religioso.